giovedì 3 luglio 2014

Autosvezzamento. Alimentazione Complementare a Richiesta!

di Moira Prete
Mamma e Bambina Spoche di Pappa.
-"Bene! Tra poco inizieremo con lo svezzamento. Si legga questo libro e cominci!"
-"Posso dare da mangiare proprio tutto?"
-"A parte crostacei e funghi tutto!"

Questa grossomodo l'indicazione della mia pediatra.


Forse ho un po' calcato la mano ma la sostanza si scosta poco dalla realtà. 
Certo che se avessi avuto bisogno di un po' più di sostegno e fossi stata un po' ansiosa o timorosa, l'approccio non era proprio dei migliori. E invece nel mio caso questa sensazione di mamma allo sbaraglio, mi ha reso molto sicura e tranquilla sul da farsi. Svezzamento Naturale o Autosvezzamento?

A quasi sette mesi dalla nascita della mia bambina mi sono buttata nell'avventura dell'Autosvezzamento, o, per dirla in termici tecnici, nell'Alimentazione Complementare a Richiesta! 

Autosvezzamento: come funziona? 

Ci si siede a tavola tutti assieme, ognuno con le proprie posate e piatti e si comincia piano piano a far assaggiare al bambino quello che è in tavola.
Ma proprio tutto tutto? Forse state pensando a una tavola imbandita con piatti tipo melanzane alla parmigiana, o pasticcio di radicchio, frittata, pollo arrosto con intingoli vari e chi più ne ha più ne metta. Non è così! 
Una famiglia che decide di applicare e seguire l'autosvezzamento non significa che sia una famiglia che non ha a cuore la salute del proprio bambino. (Non che i piatti che ho nominato siano velenosi o facciano male, anzi! È che non sono proprio il "pane quotidiano" a casa nostra e magari non sono proprio i piatti ideali per "rompere il ghiaccio" e cominciare l'avventura dello svezzamento!)

Innanzitutto le pietanze in tavola - sto parlando del mio caso naturalmente - sono sane, genuine e senza troppi intingoli.
Per abitudine, da sempre, il sale praticamente non lo utilizzo, non uso burro o grassi come il lardo o le margarine, e per insaporire uso molti aromi come il timo, la salvia, la maggiorana e il basilico. Non è una questione di dieta, è che mi piace assaporare il gusto proprio delle pietanze senza "edulcorarlo" con troppo sale o grassi.
E poi non costa nulla alla famiglia mangiare una buona minestra di verdure per una volta tutti assieme! Oppure mangiare, per qualche tempo, le verdure cotte a vapore piuttosto che cucinate in padella!

Autosvezzamento: come applicarlo?


Un aspetto da considerare è che, soprattutto inizialmente, l'approccio con il cibo è legato alla curiosità del sapore e della consistenza di questa cosa nuova per il palato del bimbo.
Non ho mai preteso che la bimba si sedesse a tavola con noi e mangiasse da subito tutto ciò che aveva nel piattino ... anche se, molto spesso, sorprendentemente accadeva che divorasse tutto!
Si fanno assaggiare al bimbo dei pezzettini di cibo e si osserva la reazione e si vede se gradisce e se ne vuole ancora.
A volte si sbaglia approccio e tutto ciò che si è cucinato con amore te lo devi mangiare tu! Altre volte invece, si rimane sorpresi dall'ingordigia e ti penti di non averne preparato di più!

Autosvezzamento: bisogna proprio rinunciare a tutte le leccornie peccaminose?


Direi di no! Perché?
Voglio dire che non c'è scritto da nessuna parte che si debba rinunciare a una buona grigliata mista o alle patatine fritte solo perché stiamo svezzando il bambino e dobbiamo "per forza" mangiare tutti assieme le stesse cose. Ad esempio potete cucinare del pollo a vapore (viene molto morbido e gustoso se prendete un buon petto di pollo e lo cucinate a vapore con delle erbe aromatiche) da dare al bimbo e voi vi gustate la vostra bella grigliata.
Vi potete preparare un buon risotto di gamberetti e zucchine e, prima di aggiungere i gamberetti, togliete la porzione destinata al bambino e finite di cucinare a parte.
Avete proprio voglia di un gustoso filetto al pepe verde o di una buona frittura?
Ragazzi esistono comunque le creme di riso, di mais e tapioca o di multicereali. Il fatto che abbiate deciso di applicare l'autosvezzamento non significa che non possiate assolutamente ricorrere alle classiche pappe per bambini.
Io ho sempre cercato, per quanto possibile, di fare in modo che il tipo di cibo in tavola fosse lo stesso per tutti. A volte faticando un po' di più cucinando in modo diverso per noi e per lei, quando mi sembrava fosse troppo "impegnativo" farle mangiare alcune cose, e altre volte facendole proprio mangiare quello che mangiavamo noi.

Autosvezzamento: cibo frullato, omogeneizzato o intero?


Io ho provato tutti i modi. Anche se non ho mai usato omogeneizzati pronti di nessun tipo, all'inizio preparavo ad esempio le zucchine al vapore e poi le frullavo e gliele facevo assaggiare. Non ho impiegato molto tempo però prima di darle pezzettini più grandi di cibo. Avevo mille occhi e in ogni caso ci sono stati momenti di paura, ma mi sono resa conto da subito che la mia bambina preferiva cibi più consistenti piuttosto che brodi o liquidi. 
Ogni mamma poi si regolerà in base alla risposta del proprio bambino.
Io sono stata - e sono tutt'ora - molto contenta della scelta che ho fatto legata allo svezzamento della bambina. Mi rendo conto che "non è un affare per tutti" e che molti pediatri sono ancora molto contrari a questo tipo di approccio. Quindi già l'Autosvezzamento può dare qualche indugio, se poi avete il pediatra contrario e non siete molto sicuri ... beh non c'è dubbio: ascoltate le sue indicazioni seguendo il metodo classico e vivete sereni!

Prima di iniziare l'avventura dell'Alimentazione Complementare a Richiesta ho letto 2 libri contrastanti tra loro. Si tratta di "Svezzamento secondo Natura" di Michela Trevisan e di "Io mi svezzo da solo!" di Lucio Piermarini. Mi sono fermata a questi due perché aggiungere altre teorie mi avrebbe fatto solo molta confusione.
Già dai titoli si può intuire che l'approccio e le filosofie che sono alla base dei due libri sono a dir poco opposte, ma leggerli mi ha permesso di cercare di trovare, per quanto possibile, una giusta via di mezzo tra le due teorie. Ho applicato l'autosvezzamento, come suggerito da "Io mi svezzo da solo!" cercando però di seguire le indicazioni salutistiche riportate da Michela Trevisan nel suo "Svezzamento secondo Natura".

Ho fatto un buon lavoro? Non lo so! Sicuramente mi sono (e mi sto) molto impegnando cercando di salvaguardare la salute della mia bambina anche attraverso un'alimentazione sana. Quel che è certo è che mi sento molto serena nell'aver fatto questa scelta. Se tornassi indietro la rifarei ad occhi chiusi e se ci sarà in futuro un altro pargolo non dubito che lavorerò allo stesso modo.

E voi? Come avete fatto? Avete dei suggerimenti? Altri libri da consigliare? Siete pronte all'avventura? Raccontatemi la vostra esperienza! Mi farebbe piacere conoscerla!

A presto!

Moi

Posted by Moira Prete

Immagine di Moira Prete

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...