di Moira Prete
Qualche tempo fa parlavo con un’amica - indovinate di cosa? ... Bambini-
siamo in inverno quindi .... Di magagne. Tra le varie informazioni che ci siamo
scambiate la mia amica mi dice che la pediatra le ha detto che il suo bimbo è
troppo piccolo e non va bene che si curi con l'omeopatia perché è dannosa per i
neonati.
Ora vi dico una cosa. UUUUFFFFFFFAAAAAA!!!!
Ecco! Sono stata chiara?
Se ne sentono di tutti i colori sull'omeopatia. Da “panacea x tutti i mali”
a “acqua fresca che costa un botto!” Sapete che per me non è così né in un
senso né nell'altro, e poi spiegherò nel dettaglio il mio punto di vista. La
questione ora è: perché dare informazioni scorrette solo perché non ci credi?
A me non piace il gorgonzola ma non vado a dire in giro che questo formaggio
è velenoso o che faccia male!!
Vediamo quindi di dare informazioni corrette! Poi vedete voi cosa preferite
fare!
Qual è la differenza tra omeopatia e fitoterapia e quali sono i rischi legati all'utilizzo di questi rimedi in gravidanza, allattamento e sui neonati.
Facciamo una prima grande divisione.
L’Omeopatia si può utilizzare in gravidanza e in allattamento e anche su
neonati. Non ha controindicazioni. Le uniche cose da considerare sono eventuali
intolleranze al lattosio – quasi sempre i granuli omeopatici ne contengono una
percentuale – e la presenza di alcool in molte formulazioni liquide.
In entrambi i casi c’è la possibilità di ovviare a questi inconvenienti.
La fitoterapia va assunta, durante la gravidanza e l’allattamento, facendo
molta più attenzione e chiedendo al medico o al farmacista se ci sono
controindicazioni. Molti fitoterapici non possono essere assunti in gravidanza
e durante l’allattamento e, in linea generale, la fitoterapia non va data ai
neonati. Ehi! Non voglio fare terrorismo mi raccomando! Se avete l’abitudine di
coccolarvi con una camomilla la sera e aspettate un bambino, potete continuare
a farlo. Sto solo dicendo che bisogna fare un po’ di attenzione.
Queste due grandi differenze sono dovute proprio alla natura dei due approcci terapeutici.
OMEOPATIA
L'omeopatia è una disciplina che si basa sull'utilizzo di sostanze in forma
estremamente diluita e dinamizzata che, se assunte a dosi ponderali, andrebbero
a causare il problema che vogliamo curare.
Facciamo un esempio. Avete mai tagliato una cipolla? No? Beh andate a
farlo, vi aspetto! … Fatto? Avete notato che gli occhi hanno cominciato a
lacrimare e il naso a colare? Ecco, la cipolla a dosi ponderali (quando andate
a tagliarla per intenderci – si ok, non serve che andiate ancora -) provoca dei
sintomi specifici. Secondo la teoria omeopatica, se noi prendiamo la cipolla la
diluiamo e la dinamizziamo secondo dei precisi criteri di preparazione (è
inutile che andiate a versarla nella vasca da bagno piena d’acqua, non è questo
il modo corretto per preparare i rimedi omeopatici) il prodotto ottenuto sarà
utile ogni qualvolta si presenterà una situazione di occhi arrossati, che
lacrimano e bruciano in associazione a rinorrea. Quindi? La nostra amica
cipolla (Allium Cepa), che normalmente ci fa lacrimare, in omeopatia è molto
utile ed efficace in caso di raffreddore, rinite allergica e congiuntivite.
FITOTERAPIA
Discorso diverso invece per quanto riguarda la fitoterapia. Questa pratica utilizza estratti o prodotti derivati da piante che hanno finalità terapeutica. Come tipo di utilizzo ricordano il medicinale. Hai un problema? Utilizzi la pianta o l’estratto da pianta che ha la funzione di curare direttamente quel sintomo.
Facciamo un esempio. In caso di “pancia gonfia”, meteorismo o disagi
intestinali si utilizzano piante ad azione “carminativa” cioè che stimolano la
motilità gastrica ed intestinale come il finocchio, il cumino o l’anice, piante
cioè che vanno a “sgonfiare”. Altro esempio: in caso di insonnia la valeriana
agisce come sedativo del sistema nervoso centrale.
L’azione dei prodotti fitoterapici è quindi simile e paragonabile a quella
dei medicinali. – Ricordo che molti medicinali derivano proprio da principi
attivi scoperti su piante. -
Si capisce quindi il motivo per il quale bisogna fare attenzione, e molto
spesso è sconsigliato, assumere fitoterapici in gravidanza, allattamento e su
neonati.
Come promesso vi dico il mio punto di vista!
Credo molto nell’omeopatia, non per una questione filosofica ma perché
lavorando da anni come farmacista in una farmacia specializzata nel consiglio
omeopatico (è la prima Farmacia Trevigiana ad aver introdotto l’uso della
fitoterapia e dell’omeopatia come supporto all'utilizzo della medicina tradizionale) ho avuto e continuo ad avere riscontri positivi
legati al suo utilizzo. Trovo utile ed affascinante anche l’uso della
fitoterapia avendo anche il privilegio di poter “toccare con mano” la materia
prima ed elaborarla in sciroppi o capsule visto che mi occupo del laboratorio
interno alla farmacia. Dicendo questo però non demonizzo l’uso della medicina
tradizionale che ritengo utile e spesso fondamentale per avere buona salute. Ho
visto che le tre pratiche terapeutiche possono ben convivere assieme e l’uso
dell’omeopatia spesso permette di ridurre drasticamente l’assunzione di
farmaci. Non la trovo una brutta cosa direi!
Con la mia bambina uso tanto l’omeopatia sia come preventivo, ma
soprattutto come curativo – raffreddore, denti, tosse, allergia -. Non nascondo
che sono anche dovuta ricorrere agli antibiotici. Questo per dire e confermare
che, quando è necessario, … non ci sono grandi alternative! E grazie al cielo che viviamo in un'epoca in cui esistono grandi e validi supporti alla salute! Non faccio
personalmente grande uso di medicinali, sia omeopatici, che fitoterapici che
tradizionali, ma quando è necessario e a seconda della gravità della
situazione, ricorro a tutti. – Non assieme s’intende!! – Li ho usati anche
durante il travaglio e il parto.
Ecco raga! Avete dubbi a riguardo? Voi cosa utilizzate per curare i vostri
bimbi? E come la pensate a riguardo?
A presto!
Moi
Posted By Moira Prete
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