domenica 25 agosto 2013

Quando Spostare il Bambino nella Sua Cameretta?


Neonato che dorme sul cuscino d'allattamento


Proprio oggi stavo discutendo con alcune amiche su quale potesse essere il periodo migliore per spostare il bambino dalla camera dei genitori alla sua cameretta.
Volete sapere la risposta più comune ... MAI! ah ah!

Per una mamma il distacco dalla creatura (anche se si tratta solo di spostarla un metro più in là) è sempre traumatico. No no, non ho sbagliato soggetto, è proprio la mamma che subisce i maggiori traumi. E qui non serve interpellare psicologi rinomati ... questa è esperienza empirica pura!

Succede questo:


(ok diciamo le cose come stanno - MI è successo questo -)

Culletta vicino alla mia parte del letto:
La bimba si sveglia - naturalmente è una bimba che preferisce ricordarmi almeno 1-2 (se non 3) volte a notte che è presente, sia mai che mi scordassi di lei! - aspetti un momento; lei continua a richiamarti all'ordine; ti siedi sul bordo del letto; senza alzarti la prendi (rigorosamente al buio o con luce soffusissima); la attacchi al seno; mangia veloce come sempre; tu sonnecchi; lei finisce; la stendi; la copri; carezza; ti stendi e continui a dormire.
Voto alla comodità 110 e lode con encomio!

Quando cacci la culletta in un'altra stanza
La bimba si sveglia - naturalmente è una bimba che preferisce ricordarmi almeno 1-2 (se non 3) volte a notte che è presente, sia mai che mi scordassi di lei (si lo so che l'ho già scritto nel paragrafo precedente e vi assicuro che avrei tanto voluto scrivere - dorme tutta la notte e fine della storia! -); aspetti un momento; lei continua; preghi che si riaddormenti; fai finta di non sentire; ok hai capito Uff!; accendi la luce soffusa (certo è bene mantenere il buio ma non riesco a muovermi assonnata usando gli ultrasuoni, quindi almeno una luce debole è utile); vai nella sua stanza; la coccoli senza prenderla in braccio; si incavola ora che sei qui non me ne faccio nulla delle tue coccole; la prendi in braccio; la attacchi al seno (che lei afferra come se non l'avessi nutrita da mesi); mangia veloce come sempre; tu sonnecchi; lei finisce; la stendi; la copri; torni a letto cercando di evitare spigoli (ecco perché ho voluto le porte a scomparsa!); ti stendi e continui a dormire.
Voto alla comodità ... beh parliamone!

Ma a parte la comodità legata all'aspetto pratico della faccenda - mi rendo conto che allattare al seno è estremamente vantaggioso, quindi capisco che per le mamme che allattano artificialmente, le cose sono un tantino più complicate e comunque diverse da quanto descritto fino ad ora - l'aspetto che ha più valore in tutto questo è il fatto di avere la creatura sempre vicina a te. Chi più chi meno ho visto che un po' tutte le mie amiche e conoscenti, che in qualche modo sono passate attraverso questa fase, hanno sofferto il distacco!


Volete sapere come ho reagito io? 


Male naturalmente! 
Mi sono dovuta preparare psicologicamente per una settimana, in qualche modo c'era sempre una scusa. Troppo caldo, troppo freddo, c'è il sole, siamo usciti, oggi è tardi, non è di luna buona ... e potrei scrivere un post solo di scuse dando, per tutte, spiegazioni estremamente plausibili. Le mamme, quando serve o quando vogliono, sanno diventare degli ottimi avvocati con arringhe che saprebbero ammutolire il più bravo moderatore!
Alla fine, in qualche modo, mi sono convinta e ricordo perfettamente la sensazione: Vuoto! Si, proprio così. 
Ho già detto in passato che non sono ansiosa quindi non avevo paura che la mia bimba potesse trovarsi in situazioni di pericolo non gestibile dalla distanza, infatti mi sono rifiutata di mettere qualsiasi tipo di allarme nella sua stanza, non mi preoccupava nemmeno l'aspetto pratico scomodo, ricordo invece che sentivo chiaramente per la prima volta un distacco quasi netto. Sembra tragica detta così ma a dire la verità nel suo piccolo per me è stata una tragedietta.
Tanto che mi è caduta anche una bella lacrimona. 

Quando ho raccontato della mia lacrima alle mie amiche una di loro mi ha detto che dovevo piangere di felicità. In quel momento non capivo fino in fondo, ma a distanza di tempo mi rendo conto di quanto fosse vera quella affermazione. Ehi tranquilli so che la creatura non mi ha detto "Guarda mamma che ho deciso di andare a vivere da sola!". Ma in un certo senso questo primo distacco per me ha avuto un po' il sapore di quel momento. Sono piccole fasi che, per quanto piccole, sono utili sia a te mamma che al bambino.


E mia figlia? 


Vi interessa sapere come ha reagito al passaggio nella sua camera

Come nulla fosse! Certo sono stata contenta, ma poteva almeno lamentarsi un quarto d'ora, fare una smorfietta di dissenso o incrociare le braccia e fare il broncio per un po' ... il mio ego magari ne avrebbe un po' giovato! Niente!
Bene a sto punto poteva almeno cominciare a dormire tutta la notte e non ne parlavamo più. Non è successo nemmeno questo! Ha preferito continuare a fare i suoi rabbocchini notturni ma pazienza. Veramente col senno di poi sono stata molto contenta di averla trasferita nella sua cameretta. Col senno (e sottolineo senno) di poi lo avrei fatto anche prima. Per come sono fatta io e per come abbiamo deciso di impostare il nostro rapporto con la nostra bambina è stata una decisione corretta. 


Quando abbiamo spostato la creatura nella sua stanzetta



Aveva più o meno 5 mesi. Come dicevo prima potevo farlo anche a 3 o 4 mesi (c'è chi lo fa da subito, appena tornano a casa dall'ospedale ma io non sarei stata capace). C'è da considerare il fatto però che a mio avviso è estremamente importante che sia la mamma che il bambino siano sereni. Se fosse una sofferenza troppo grande soprattutto per la mamma, il mio consiglio è semplicemente quello di aspettare un po' facendo bene attenzione però a non nascondersi dietro a qualche scusa, come mi sono resa conto facevo io.

Ehi mamme! Quale è stata la vostra esperienza? Mi piacerebbe saperlo.

A presto

Moi


Posted by Moira Prete

Immagine di Moira Prete (la mia Ginevra!)


6 commenti:

  1. Il mio piccolo ha tre mesi,e stiamo cominciando a pensare di spostarlo in cameretta...in effetti io non vorrei...e credevo di essere l'unica a sentirla come una vera e propria separazione,e mi sentivo anche un po'sciocca:invece sono una mamma normale!!...mi ha fatto bene leggere la tua esperienza,grazie!

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    1. Ciao! Tutte "le prime volte" da mamma creano emozioni più o meno intense. A volte le cose che, viste da esterni, possono sembrare banali sono comunque delle conquiste e degli avvenimenti che ci fanno crescere.
      Personalmente devo dire che mi sono resa conto che tante cose, compreso proprio lo spostare la bimba nella sua cameretta, sono state delle prove intense più per me che per lei. Fa quindi parte dell'essere mamma e di questa meravigliosa intensa avventura.
      Grazie delle belle parole che mi hai scritto.
      Ciao Moi!

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  2. Io credo che la cosa migliore sia quella di lasciare il bambino dormire solo il prima possibile, fa bene a lui e alla coppia.
    Mio figlio ha 7 mesi e dorme già da solo, per ora arginiamo bene l'ansia grazie a Baby Monitor by Annie, un'app che monitora sia via audio che video il nostro piccolo! Mio marito può anche vederlo quando è a lavoro e di giorno io posso stare in casa tranquilla senza doverlo sempre disturbare e senza ansie.
    Consiglio a tutte di provarla, provare non costa nulla. E' normale essere spaventate, bisogna solo cercare modi per tranquillizzarsi ed essere certi che nostro figlio sia al sicuro. L'ansia è mamma.

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  3. Ciao sono Leila mamma di Una bimba di 4 mesi e stavo navigando un po per trovare appigli sul tenerla qui di fianco a me ... E leggendoti mi sono rivista in tutto e per tutto in te Ahahaha mi sa che aspetterò un altro mesetto

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    Risposte
    1. Ahahahah! Quindi per un mese l'appiglio l'hai trovato! 😉
      Ciao Moira

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