mercoledì 4 dicembre 2013

Inserimento all'Asilo Nido! Seconda Parte!

di Moira Prete
Nome Ginevra Incorniciato
Siamo ad un mese dall'apertura dei giochi! E siamo ancora in piena fase Inserimento all'Asilo Nido! Si, non posso ancora dire: "Ginevra va all'asilo!". Sarebbe una frase tecnicamente scorretta. Certo che va all'asilo nido, ma non è ancora un dato di fatto conclamato. Siamo ancora alla scoperta e alla fase ambientamento. È come se fossimo ancora in punta di piedi, non ancora ben radicati a terra.

Motivo?
La signorina ha deciso di entrare in modalità "Bocca serrata al momento della pappa! Vi concedo solo il pane grazie!".
Dalle 9 (anzi 8:55) quando la portiamo alle 12:15 quando esce dall'asilo, sono due i momenti pappa: la merenda e il pranzo. In entrambe le occasioni vige l'atteggiamento sopra descritto.
Il pranzo ha cominciato a farlo verso la fine della seconda settimana di inserimento e, all'inizio mangiava senza problemi o quasi. La merenda la faceva volentieri praticamente da subito. Non ha mai avuto problemi a relazionarsi con i bimbi e le maestre quindi ... Eravamo proprio a cavallo!! ... L'illusione è durata poco...



Il passaggio successivo è stato ... "Vediamo di dare un messaggio chiaro e deciso! .. faccio lo sciopero della fame sia all'asilo che a casa e concedo al limite qualche pezzetto di pane! E il seno? Eh Beh! Quello me lo tengo stretto e anzi aumento in modo esponenziale le richieste!".

Risultato: Mi sembrava di essere tornata indietro di mesi dal punto di vista allattamento! Ero tornata in piena modalità "mangiatoia".
La richiesta era continua. Mi avevano consigliato di assecondare le sue esigenze fino a quando non ci sarebbe stato un riequilibrio. La faccenda ad un certo punto però era diventata un po' disarmante.

Non essendo un tipo ansioso non ero (e non sono tutt'ora) preoccupata del rifiuto del cibo. Sapevo che sarebbe stata una fase. .... ma provate voi a viverle queste fasi! Ho vissuto appieno il significato della parola Frustrazione. Qualsiasi cosa le preparassi da mangiare veniva categoricamente rifiutata. Veramente, per la prima volta non sapevo cosa fosse la cosa migliore da fare. Per carità! Ciò non significa che da quando è nata ho sempre fatto la cosa giusta e perfetta per affrontare al meglio le situazioni che mi si presentavano con la stellina ... è che fino ad ora, giusto o sbagliato che fosse, ero sicura delle mie decisioni e questa sicurezza mi dava forza e comunque tranquillità. Ecco in questo periodo mi sono sentita spaesata e molto tentennante.
Non ero sicuramente preoccupata che morisse di fame o che deperisse, proprio no. Non avevo però idea di cosa fosse la cosa più giusta da fare. Il fatto che ci fosse stata una così forte "ricaduta" sul numero di poppate, che avesse quasi totalmente rifiutato il cibo che aveva sempre mangiato di gusto, mi lasciava sconcertata. Questa "fase acuta" è durata qualche giorno, forse una settimana. Poi ad un certo punto ... Una prima svolta ... ha cominciato a mangiare nuovamente e in abbondanza. Solo a casa naturalmente! Così, da un giorno all'altro... apparentemente senza motivo.

Il numero di poppate si è ridimensionato e da "bocca serrata" siamo passati a "bocca a fessura" ed infine (questo "infine" riguarda questi ultimi giorni quindi è presto per cantar vittoria!) a "bocca spalancata" e "mangio in abbondanza". Tutto questo, ripeto, sempre e solo a casa. - meglio di niente direi! -

All'asilo la storia era (ed è ancora) un po' diversa... eravamo ancora al "solo pane grazie!". 
Poi un giorno ...
C'è una lavagna dove le insegnanti scrivono le attività, i cambi pannolino e la pappa che ogni singolo bambino mangia.
Bene! Scorrendo lungo la colonna relativa alla pappa si leggeva quanto segue:

tutto - tutto - tutto - tutto - tutto -tutto - 6 cucchiaini di minestra - tutto - tutto 

volete giocare a "trovate l'intruso"? Vi complico il gioco: che nome c'era scritto vicino all'intruso? Proprio così ... GI-NE-VRA!

Vi comunico però che già oggi le cose sono cambiate. Ecco cosa c'era scritto oggi:

tutto - tutto - tutto - tutto - tutto -tutto - minestra di mais e tapioca tutta - tutto - tutto 

È proprio una frase che merita di essere evidenziata direi. Sorvoliamo sul fatto che se provo a presentarle a casa la minestra di mais e tapioca mi guarda come per dire "ma fai sul serio?" ... 

Come vedete piano piano si sta rompendo il ghiaccio. O meglio, la bocca sigillata si sta un po' allentando. Vedremo come procederà l'avventura.

Per ora una cosa che ho capito (col senno di poi perché quando la si vive a volte non si riesce a mettere bene a fuoco la faccenda e si rischia di scoraggiarsi facilmente) è che veramente è sufficiente semplicemente aver pazienza e non forzare la mano. Lasciando passare un po' di tempo si permette al bambino di metabolizzare bene le nuove cose che accadono e le nuove situazioni che vive.

Come sempre qui c'è solo la mia esperienza diretta. Non sono psicologa infantile o pediatra. Sono solo una mamma che sta cercando di crescere al meglio con la sua bambina. E condivido con voi questa mia avventura.

Per voi come è stato l'inserimento all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia? Avete suggerimenti? Trucchetti? O semplicemente volete condividere anche voi? Attendo le vostre esperienze!

A presto

Moi


Posted by Moira Prete

Immagine di Moira Prete 



2 commenti:

  1. Allora pazienza...tanta pazienza è la parola magica....grazie me ne ricorderò. :-)
    Mamma da due mesi e mezzo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahaha! Suona strano direi vero? Naturalmente non è generalizzabile a tutte le situazioni ovvio! Però ho notato che spesso è così. In fondo quante volte ti sarai sentita dire da mamme o zie o nonne o amiche con più esperienza "Porta pazienza!"...
      Beh! Mi aggiungo alla lista! Ehehehe
      Baci e un coccolo alla tua stellina!! Ciao Moi

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...