venerdì 11 ottobre 2013

Viaggiare col Neonato! Volare per il Mondo!


Aereo Giallo con Bimbo
di Moira Prete
Oggi 29 Settembre 2013 ... è il giorno del mio compleanno - primo da mamma! - e, pur avendo viaggiato sicuramente parecchio in vita mia, è la prima volta che lo festeggio con una temperatura VERAMENTE calda! Anzi qui l'afa ti fa boccheggiare!

Ehi! Toc toc! Cosa c'entra il tuo compleanno col viaggio del neonato? E poi faccio notare che oggi non è il 29 Settembre!

Vedo che siete ben disponibili a sentire i miei racconti! La connessione lì al villaggio non era delle migliori quindi ho scritto i post ma non li ho inseriti nel blog … lo faccio ora va bene? E poi se a qualcuno venisse voglia di farmi gli auguri (anche se la data è passata!) mi farebbe molto piacere! 



Ma arriviamo al dunque! Se siamo al caldo caldo, - o caldo-torrido o caldo-boccheggiante scegliete l’espressiose che più vi piace! - a fine settembre, significa che non siamo in Italia ... Per lo meno nel nord est d'Italia dove vivo in provincia di Venezia!
Siamo a Capo Verde e, se ci fosse qualche dubbio, non ci siamo arrivati a nuoto! Siamo venuti in aereo.

Ciò significa:

·      13 ore di viaggio complessive da quando sali in auto da casa tua fino a quando ti siedi nel letto della tua stanza in villaggio! Ovvio che dipende da quanto lontano abiti rispetto all'aeroporto di partenza o di arrivo. Qui il riferimento è di circa 2 ore di distanza.

·      Lunghi minuti di apprensione per la mamma durante la fase di pressurizzazione dell'aereo per paura del mal di orecchie per il pargolo. Assicuro che quei minuti sono i più lunghi e faticosi di tutto il viaggio. Almeno per me!

·      Lunghe passeggiate su e giù per il corridoio dell'aeromobile! Non sempre è essenziale per il bimbo, serve soprattutto per sgranchire le gambe a mamma e papà che a tenere la creatura in braccio e seduta tutto quel tempo in poco spazio diventa un po' anchilosante!

·      Acrobazie dentro il bagno dell'aereo quando il fagiolino decide di produrre la più grande bomba atomica della sua breve esistenza proprio all'interno di quei pochi metri cubi dell'aereo. Per decenza e per rispetto nei confronti degli altri passeggeri vai a cambiare il pannolino in bagno. E per farlo in due si diventa proprio dei contorsionisti. Ok lo so che non serve farlo in due! Ma in questo modo almeno si garantisce un po’ più di igiene!

Decisamente un'esperienza fattibile. Intendo il viaggio in aereo ... ok anche il cambio pannolino in viaggio, ma ora parliamo dell'aereo! 
Certo dipende dal bambino ma direi che tutto sommato le difficoltà sono limitate! 
E se piange tutto il tempo? Consiglio di provare prima voli più brevi in modo da vedere com'è la reazione individuale. Attenzione che se la prova con voli brevi funziona non è garanzia del fatto che funzionerà anche per voli lunghi … semplicemente si affronta il viaggio con un po’ più di tranquillità.

Partiamo dall'inizio:

Dovete fare un viaggio in aereo fuori dalla Comunità Europea? Considerate che per viaggiare in alcuni paesi servono dei visti o dei “permessi” particolari come la ESTA per gli Stati Uniti. Informatevi in anticipo così da evitare brutte sorprese al momento della partenza. Inoltre, a volte, è necessario fare delle profilassi specifiche per evitare di contrarre malattie. Nel mio caso per andare a Capo Verde non servono né visti né profilassi.

Ecco alcune informazioni:


Aeroporto:

  • Purtroppo solo all’estero (non è una polemica, è un dato di fatto. Non l’ho mai visto fare in Italia) i genitori con bimbi piccoli vengono invitati a fare il check-in prima di tutti gli altri viaggiatori. Questo vale, sempre solo all’estero, anche per il controllo passaporti. In Italia alcune compagnie danno la precedenza ai bimbi solo al momento dell’imbarco. Ragazzi se non avete figli non avete idea di quanto sia utile e “civile” un’accortezza del genere! Non significa assolutamente fare le beffe a chi è costretto a rimanere in fila per più tempo, ci mancherebbe! Si tratta di rendere più “vivibile” l’attesa sia per i genitori sia per le altre persone. Spesso i bimbi si annoiano e si stancano a stare fermi e rischiano di diventare molto noiosi.

  • Per quanto riguarda i Documenti necessari, serve il passaporto che per i bimbi piccoli dura 3 anni. Dove si fa il passaporto? In Questura. Si compilano dei moduli e si consegnano 2 fototessere. Ricordate che anche per i bimbi piccolissimi valgono le regole degli adulti. Non si sorride, si devono vedere le orecchie, sfondo chiaro e sguardo fisso in macchina! Ah ah!

  • Il passeggino lo si può tenere fino al momento dell’imbarco e non viene considerato come bagaglio fino ai due anni di età del bambino. Si consegna il passeggino al personale aeroportuale subito prima dell’entrata in aereo. Comodo!!


Aereo:

  • Per i posti a sedere in aereo con un neonato, spesso le compagnie assegnano i posti più esterni agli accompagnatori del bimbo. Quindi il corridoio è in mezzo ai due genitori. Questa politica non vale però per tutte le compagnie. E volete la mia opinione? Non è poi così comoda come soluzione.

La questione dei posti a sedere è un aspetto che ritengo sia opportuno approfondire un po’. No raga! Non sbuffate! Se dovete affrontare un viaggio lungo con la creatura, non saltate a piè pari quanto segue, ne va della salute psicofisica dell’accompagnatore!!
C’è la possibilità di acquistare quelli che sono definiti “posti comodi” in aereo. Avete un bimbo piccolo? COMPRATELI! Costano circa 25-30 euro. Sono i primissimi posti, le file numero 1 e, negli aerei più grandi, si trovano anche a metà corridoio. Hanno più spazio davanti per le gambe (e già questo è un GRANDISSIMO VANTAGGIO) e ci si può muovere e far giocare il bimbo con più serenità. Con tante ore di volo stare seduti su questi posti fa la differenza! Per voi, per il bimbo e per tutti!!
Inoltre, se il bimbo pesa fino ai 10 Kg, è possibile richiedere (e questa richiesta va fatta in aeroporto, al check-in) la culletta - baby cot -. Viene agganciata dal personale alla parete che si trova di fronte ai posti a sedere ed è comodissima sia per far dormire il fagiolino sia per farlo giocare. Non è agganciata durante le fasi di decollo e atterraggio.
Se avete bimbi più grandi ci sono anche appositi seggiolini sempre da richiedere a terra.

Noi che abbiamo una bimba molto buona abbiamo comunque sentito la differenza di fatica tra l’andata – no posti comodi e no culletta – e il ritorno – si posti comodi e culletta -.

  • Cibo in Aereo per i bimbi … NON C’È! Organizzatevi! Scusate sono stata un po' brutale. Visto che non è previsto, se lo volete, richiedetelo quando acquistate il biglietto altrimenti portatevi rifornimenti da casa.

Quanto vi ho riportato riguarda la mia personale esperienza. Se volete saperne di più provate a vedere qui!

Bene ragazzi! Se siete viaggiatori come noi la mia personalissima opinione è che i viaggi si possono continuare a fare. C'è comunque la possibilità di cercare di rispettare la routine del bambino per quanto riguarda pappa, nanna e giochi. Certo è un po' più faticoso e non tutti saranno d'accordo con me. Per le esperienze che ho fatto io non significa "fare violenza" al proprio bimbo (scusate la parola forte). Per tutte le esperienze  di viaggio che abbiamo fatto, abbiamo sempre (e praticamente solo) trovato gente che ci dissuadeva nel farlo - è giusto sottolineare che nonni e zii in questo caso sono stati gli unici a "sostenerci" in queste iniziative -, quindi a preoccupazione si aggiungeva anche ulteriore peso. Sono stata felice di non aver ascoltato queste voci.

Col senno di poi comunque sono felice e sicuramente rifarò. Certamente non c'è nessuna garanzia che vada sempre bene, ma almeno saremo più sereni - ok! IO sarò più serena! - nell'affrontare anche lunghi viaggi aerei.

Mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze e se avete altro da aggiungere ... non fate altro che dirmelo!
Mi farebbe piacere sapere la vostra opinione!

A presto!

Moi


Posted by Moira Prete

Immagine tratta da web




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